giovedì 29 agosto 2013

La nostra camera a Tokyo


Sono ancora in ferie, ultimi due giorni, e non riesco proprio a pensare a nulla all'infuori del fantastico viaggio che abbiamo appena fatto.
Mario continua a montare i video delle nostre vacanze e a me fa piacere condividerli con voi tutti...
Ecco la nostra prima stanza a Tokyo: piccolina, ma molto molto carina!


lunedì 26 agosto 2013

Primo giorno a Tokyo




Primo giorno a Tokyo


Andare in Giappone è stato in salto tridimensionale in un altro mondo!
Già dal nostro arrivo all’aeroporto di Narita ci siamo trovati avvolti in un susseguirsi continuo di inchini e saluti!
L’aeroporto di Narita è molto grande e si corre il rischio di perdersi (sopratutto se durante le 12 ore del volo non hai chiuso occhio); comunque dopo il primo momento di “Mio Dio, mio Dio, siamo in Giappone!!” è stato facile riordinare le idee e cominciare la nostra avventura!
Abbiamo sbrigato le pratiche doganali molto velocemente, praticamente o siamo arrivati in un momento morto di lavoro oppure qui ci sono più impiegati rispetto agli utenti: nessuna fila, nessun problema,  tutto era chiaro e spiegato alla perfezione anche in inglese, e mentre compilavamo i moduli per il visto eravamo affiancati da una solerte signora disponibile ad aiutarci.
Una curiosità: abbiamo incontrato al banco dei moduli del visto una coppia di ragazzi che alloggiavano nel nostro stesso albergo, abbiamo fatto un paio di battute sulla casualità, ma poi ci siamo completamente persi e non li abbiamo più rivisti.
Passato il banco del visto, il ritiro dei bagagli e la dogana si entra finalmente nel magico mondo del sol levante…..
Mario è subito risucchiato nel vortice (dal quale non uscirà più) del cibo: vorrebbe mangiare ogni cosa, si ferma incantato davanti alle vetrine di tutti i ristoranti che incontriamo e notiamo subito, già in aeroporto, che in Giappone c’è un enorme, forse esagerata, quantità di posti dove mangiare!
Mentre Mario sbava davanti alle riproduzioni dei cibi, io cerco di riportarlo alla realtà ricordandogli la quantità di cose che dobbiamo fare:  cambiare i soldi, ritirare le schede telefoniche che abbiamo ordinato dall’Italia e che ci siamo fatte mandare direttamente in aeroporto, e prendere il japan rail pass.
Girovaghiamo un po’ per i negozi dell’aeroporto e grazie all’aiuto dei vari punti d’informazione, riusciamo ad  arrivare senza troppi problemi all’ufficio cambio, all’ufficio postale per le schede telefoniche e allo sportello per il Japan Rail Pass.
All’interno dell’aeroporto, ma sarà la costante in ogni posto del Giappone, c’è un esercito infinito di addetti alle informazioni e in poco tempo riusciamo a sbrigare tutte le pratiche. Rimango colpita perché accanto alle scale mobili che portano alla fermata del treno c’è una signora con il compito di ricordare a tutti di fare attenzione mentre si scende con il trolley. Assurdo!
Io ho bisogno urgente di un caffè: ne prendiamo uno al distributore e il tutto è immortalato in questo video:
Le pratiche per il japan rail pass sono quelle più lunghe perché c’è una fila di ragazzi spagnoli davanti a noi e io sono sempre più impaziente di arrivare a Tokyo (poi è nota la mia insofferenza per le file e le attese).
Finalmente con il nostro pass in mano  e i posti prenotati, andiamo a prendere il Narita express che in un ora ci porterà a Tokyo.
Il treno arriva al binario con qualche minuto di anticipo rispetto alla partenza, ma non possiamo salire perché, essendo arrivato al capolinea, deve essere pulito da alcuni addetti che, uno per carrozza, salgono puliscono tutto e girano i sedili nel senso di marcia (noi siamo senza parole…)
Sul treno ho sonno e gli occhi tentano di chiudersi, per fortuna passa il carrello dove posso comprare un piccolo bento per il pranzo.
La ragazza è molto gentile e io rimango positivamente meravigliata dal fatto che i prezzi siano realmente onesti (memore dei prezzi assurdi dei carrelli sui treni italiani) mi meraviglio che il pranzo per due persone ci costi solo 8 euro) .
 Quando Mario torna dal bagno è tutto contento di trovare finalmente del cibo da addentare (come se provenisse da giorni di digiuno) e per la prima volta mi sembra che si renda effettivamente conto di essere arrivato proprio dentro il suo sogno.
Mangiamo soddisfatti e ci abbandoniamo sulle poltrone del treno in attesa di arrivare alla stazione di Tokyo dove faremo il cambio del treno per arrivare al nostro albergo.
Il Narita Express ci lascia alla stazione di Tokyo centrale e noi ci sentiamo un po’ spaesati nel vortice di gente che corre, in maniera ordinata , da tutte le parti, gli annunci e la musica: il nostro obiettivo è trovare la linea Yamamone, ma continuiamo a guardarci intorno attratti dalle mille sollecitazioni visive e sonore: la stazione è piena di negozi, luci, musiche diverse che si confondono in una sinfonia unica, ragazze che offrono cibo e annunciano sconti… in poche parole un delirio, ma un delirio bello, coinvolgente, allegro!
Troviamo, dopo una rapida e aspra divergenza di opinioni, la nostra linea e sopratutto la direzione giusta per raggiungere l’albergo.
La stanchezza inizia a farsi sentire.
Usciti dalla stazione ci sentiamo finalmente in Giappone, ci guardiamo intorno con il naso all’insù, prendo una bevanda energetica nel tentativo di contrastare la palpebra calante, la mia priorità ora è arrivare in albergo e posare i bagagli: lo zaino pesa tantissimo e non riesco a tenere tutto in mano: ho necessità di ottimizzare meglio le cose da portare con me durante i giorni che saremo in giro.
Non é facilissimo trovare l’albergo: google maps riesce a farci fare dei giri assurdi, ma alla fine arriviamo anche se non ci rendiamo ancora conto di quale sia realmente la distanza tra l’hotel e la stazione dei treni.
Finalmente in stanza, abbandoniamo i bagagli di corsa e facciamo il nostro primo incontro con il mitico water tecnologico giapponese: un figata megagalattica!!!! :-)
La voglia di andare subito in giro però è tanta e neanche la tecnologia del nostro gabinetto riesce a trattenerci in camera: dieci minuti a siamo già fuori, anzi siamo già a far merenda in un chiosco vicino alla metro che prepara Takoyaki.
Rifocillati, nel caso ce ne fosse bisogno, riprendiamo la metro e arriviamo a Shibuya.
Niente può descrivere ciò che abbiamo visto: una meraviglia di gente, colori, schermi giganti che proiettano immagini, negozi, musica, richiami…
Shibuya resterà per me il quartiere rappresentativo di Tokyo, perché è stato il primo, perché è tutto, perché è adrenalina alla stato puro!!!
Non sappiamo più dove guardare, ogni metro percorso è un emozione nuova, una cosa in più da vivere, da ricordare, da sperimentare.
Noi abbiamo deciso di andare a visitare il parco Yoyogi e il santuario Meiji.
Arrivare al parco però è più complicato di quanto pensiamo, dato che ogni cosa nelle vie di Shibuya ci attira e ogni negozio/vetrina/ristorante ci incuriosisce arriviamo al parco che già si avvicina il tramonto, inoltre per rallentarci ulteriormente nel parco ci sono una serie di bancarelle alimentari e diventa necessario fare una seconda merenda a base di un grandioso spiedino…
Eccolo qui nel video…. Voi sareste stati in gradi di resistere? Io no!!! :-)
Nel parco non troviamo i cosplay, ma già sapevamo che sarebbe stato difficile perché sembra che oramai non venga più usato per questo gente di raduni del week end.
Ci perdiamo un po’ nel parco mentre cerchiamo di arrivare al santuario e infatti arriviamo lì davanti che i cancelli sono già chiusi  e sconsolati decidiamo di dirottare le nostre chiappe verso Takeshita Street che si trova proprio lì vicino.
Ecco se Shibuya vi ha colpito, andare di sabato pomeriggio a Takeshita street vi farà stramazzare al suolo.
Gente, gente, gente.. ma non gente normale, ma gente di tutti i tipi, vestita in tutti i modi: ragazze in yukata, ragazze vestite da bamboline, ragazzi vestiti tutti di nero, ragazzi con pettinature assurde e capelli colorati, addirittura uomini vestiti da scolaretta o con tacchi e boa di struzzo… e tutti camminano per strada senza che nessuno si scandalizzi o trovi la cosa strana!
Facciamo un po’ di shopping e io mi spalmo davanti al chiosco delle crepes, ne hanno tantissime, di tutti i gusti e mi riprometto di mangiarne almeno 120 prima della fine della vacanza, ma il bonus merenda per oggi me lo sono già giocato due volte e per cena dobbiamo andare a mangiare il sushi e devo lasciare un po’ di posto nella pancia.
Per cena decidiamo di prendere la Yamamone per una fermata e tornare a Shibuya per mangiare il da Genky Sushi, un posto economico in cui i piattini ordinati arrivano con un trenino direttamente davanti al posto in cui si è seduti.
Mangiamo una marea di Sushi molto buono (e stiamo parlando di un ristorante economico), paghiamo 29 euro in due e decidiamo di camminare ancora un po’ per cercare di smaltire le calorie introdotte e perché di tornare in albergo non abbiamo proprio voglia!
Alla fine però la stanchezza vince la nostra battaglia e mezzi addormentati riprendiamo la metro, mentre Mario continua a ripetermi di voler andare alla Tokyo tower.
Riesco a farlo desistere e finalmente arriviamo in camera dove possiamo godere un po’ di Tokyo notturna attraverso la finestra.

giovedì 1 agosto 2013

La mattina del volo

Mancano pochissime ore al nostro volo.
Ci siamo svegliati presto per finire di preparare le ultime cose! Mario é già in ansia per l'aereo, io sono mediamente elettrizzata, non ho paura, ma ho solo voglia che arrivino presto le 11.30 (orario in cui mio fratello ci verrà a prendere per andare all'aeroporto: sta cominciando la nostra avventura!!



martedì 30 luglio 2013

Tra tre giorni partiamo

Cavolo, manca davvero pochissimo... emozione alle stelle; anche se ad essere sincera pensavo di arrivare in prossimità del viaggio molto più nervosa e frenetica.. e invece sono in fase Giamaica (rende l'idea di me spiaggiata sul divano che penso a tutte le cose che ci sono da fare senza farle?)..
Praticamente ero talmente carica questo inverno in fase di organizzazione del viaggio, che ora che invece è necessario passare dalla "modalità progettazione" alla "modalità realizzazione" mi sento totalmente spiazzata.
Per il momento tutta la documentazione è in ordine nello schedario che porterò nel mio mitico zaino come bagaglio a mano e ho messo tutte le cose che ho paura di dimenticare in una grande scatola che troneggia al centro del salone.
Domani sera faremo le valige, molto probabilmente faremo anche un video e sicuramente ci saranno delle foto!

sabato 27 luglio 2013

Meno sette giorni

Oggi ad una settimana dalla partenza ci siamo messi a programmare i giorni a Tokyo e mi sono resa conto che la preoccupazione principale di Mario non é quella di non riuscire a vedere tutto in pochi giorni, ma quella di non riuscire a mangiare in tutti i ristoranti in cui si é ripromesso di mangiare!!!
Io tutta preoccupata a cercare di incastrare le giornate a Nikko e a Kamakura tra templi, quartieri caratteristici, posti "da vedere" e lui a cercare di capire come inserire i pranzi e le cene!!
Comunque il bello della programmazione è anche questo, perchè bisogna fare in modo di soddisfare le esigenze di entrambi e sinceramente fa piacere anche  a me mangiare in posti caratteristici e consigliati.
Ora stiamo lavorando sulla programmazione dei giorni a Kyoto... anche lì una miriade di cose da vedere.
Manca poco... tra una settimana saremo già a Tokyo!

lunedì 22 luglio 2013

Armonizzarci con l'aereo...

Ecco, abbiamo anche i biglietti per il museo Ghibli e l'assicurazione sanitaria, ci siamo iscritti al sito della Farnesina e soprattutto MANCANO SOLO 10 GIORNI!!!
Siamo anche passati dalla nostra erborista di fiducia per recuperare alcuni prodotti che ci possano aiutare per il fuso orario e la paura dell'aereo di Mario.
La cosa divertente è che lei tutta entusiasta ci propone delle gocce a base di fiori che a suo dire ti aiutano ad armonizzarti con l'ateo, mentre Mario con l'aria terrorizzata stava pensando "ma come cavolo faccio a fidarmi?".
Ora le gocce sono a casa e cominceremo a prenderle insieme alla melatonina una settimana prima di partire....

domenica 14 luglio 2013

Sono arrivati i Japan rail pass

Finalmente sono arrivati anche i voucher per il Japan rail pass che ci permetterà di viaggiare illimitatamente su tutti, o quasi, i treni del Giappone.
L'abbiamo ordinato on line su di un sito francese (che era quello che offriva un prezzo più vantaggioso) e dopo due giorni è arrivato il corriere a casa nostra!!
Nel corso della settimana inoltre, presi dal vortice della follia pre-partenza, ci è anche frullata in testa l'idea di non accontentarci solo dei resoconti fotografici e del diario di viaggio pubblicato dopo il nostro rientro (come sempre fatto nei viaggi precedenti), ma di fare un reportage (che parolona fika) in presa diretta con tanto di video pubblicati, durante il viaggio, sul web.
L'emozione e la frenesia aumentano... La conquista della terra del sol levante è vicina!!!


Per notizie relative al Japan Rail Pass vi rimando al sito sul Giappone di Nihon Japan Giappone.